La pelle e il Covid-19

Il Covid-19 è al centro dell’attualità e dei nostri pensieri. La nuova malattia respiratoria infettiva provocata dal coronavirus SARS-CoV-2 non è ancora oggetto di una comprensione approfondita. Di conseguenza, tutti i dati epidemiologici, in particolar modo quelli dermatologici, vengono registrati per poterla capire meglio. E al di là della pandemia, l’essere o meno confinati può influenzare lo stato e il comfort della pelle. Ecco quindi alcune spiegazioni e consigli su questi temi.
I sintomi cutanei associati al Covid-19
Il 6 aprile, l’Associazione nazionale francese di Dermatologia e Venereologia, tramite un gruppo WhatsApp di 400 dermatologi attivi in ospedali o studi privati, ha evidenziato i sintomi cutanei potenzialmente associabili al Covid-19. Possono presentarsi rash cutanei localizzati o generalizzati oppure altri sintomi, come lesioni di piccole dimensioni, arrossate e a volte dolorose, come i geloni.
La Società di Dermatologia Francese, nel suo studio COVIDSKIN, volto a raccogliere e documentare le manifestazioni cutanee associabili al Covid-19, sottolinea quanto segue: "i geloni non sono segno di esordio della patologia e non sono un segno di allerta, soprattutto se sono isolati. Non esistono argomentazioni a indicare la potenziale contagiosità di questi pazienti." Tuttavia, se presente uno di questi sintomi, è necessario richiedere un parere medico. La Società di Dermatologia Francese invita comunque alla cautela: "non tutti i geloni sono necessariamente un segno del Covid: i geloni costituiscono una dermatosi piuttosto comune".
La mia pelle, in prima linea come un operatore sanitario

È quindi fondamentale prestare la massima attenzione. Per cercare di limitare le irritazioni, la mascherina deve essere posizionata su pelle pulita e ben idratata (almeno 30 minuti prima di indossarla).
Per questa routine, si può utilizzare una lozione detergente specifica per pelli intolleranti, oppure un gel detergente emolliente e una crema idratante. Se la mascherina ha causato delle irritazioni importanti, alla sera, dopo aver deterso la pelle del viso, si può vaporizzare dell’Acqua termale sulle zone maggiormente interessate e asciugare tamponando.
Poi, si può applicare una crema ristrutturante a base di rame e zinco. Sulle mani rovinate dai ripetuti lavaggi con sapone e/o gel idroalcolico, si può applicare una crema idratante mani o una crema barriera mani durante il giorno, e, alla sera, una crema ristrutturante a base di rame e zinco.
La pelle ai tempi del confinamento / lockdown

Indipendentemente dal contesto, queste situazioni possono causare svariate reazioni cutanee: pelle che diventa grassa o più grassa, comparsa di brufoletti o, al contrario, tensione cutanea che crea una sensazione di disagio, anche alle pelli patologiche, che possono essere interessate da recidive di sfoghi eczematosi. Ecco alcuni consigli su come lenire la pelle e prendersene cura. In ogni caso, in presenza di segni gravi, persistenti, o di dubbi, è necessario rivolgersi a un dermatologo o ad un medico. Si può chiedere consiglio anche al proprio farmacista.
Pelle più secca: la pelle è più secca e senza comfort rispetto alla normalità. Questo può dipendere da una maggiore presenza di cloro nell’acqua o da maggiori lavaggi. Per prima cosa, utilizzare acqua tiepida, che aggredisce la pelle meno dell’acqua calda, senza però essere meno efficace; poi, detergere la pelle con un gel detergente delicato o una lozione detergente senza risciacquo, e, infine, applicare una crema adatta alla pelle secca.

Nebulizza poi un velo di Acqua termale sulle zone più secche, asciuga tamponando e applica una crema / balsamo. Puoi anche applicare delle creme ristrutturanti sulle zone più irritate, purché prive di lesioni. Se la situazione della tua pelle non migliorasse, potresti aver bisogno di un trattamento a base di cortisone. In questo caso, rivolgiti al tuo dermatologo.
Se queste condizioni cutanee non sono collegate ad un’atopia preesistente, può trattarsi di rosacea o dermatite seborroica. La rosacea è una malattia cutanea che interessa i capillari del viso ed è caratterizzata da rossore della cute e da un’anomala dilatazione dei vasi sanguigni. La dermatite seborroica si manifesta con arrossamenti e desquamazione.
È correlata alla proliferazione di lieviti naturalmente presenti sulla cute, che può essere indotta dallo stress. Anche in questo caso, suggeriamo di consultare il dermatologo o medico di fiducia.
Pelle più grassa, comparsa di impurità: lo stress, che può essere generato dalla situazione che stai vivendo, induce il rilascio dell’ormone cortisolo, il quale agisce sulle ghiandole sebacee e può quindi accentuare l’acne o provocare la ricomparsa di sfoghi. È essenziale detergere bene la pelle mattino e sera con un gel detergente per pelle mista/grassa o a tendenza acneica, e applicare una crema o un prodotto anti-impurità.

Indossare la mascherina può essere sinonimo di irritazione e reazioni cutanee per tutti i lavoratori che non sono operatori sanitari, ma che devono indossarla, o dovranno farlo prossimamente. Per limitare tali inconvenienti, la mascherina deve essere indossata su pelle pulita e ben idratata (almeno 30 minuti prima di indossarla).
Per questa routine, puoi utilizzare una lozione detergente specifica per pelli intolleranti, oppure un gel detergente emolliente e una crema idratante. Se la mascherina è causa di notevole irritazione, alla sera, dopo aver deterso la pelle di viso e mani, puoi nebulizzare l’Acqua termale sulle aree più colpite e asciugare tamponando. Infine, puoi applicare una crema ristrutturante a base di rame e zinco.