- CONTENUTI
- SOLE
Proteggere la pelle in inverno
- Proteggere la pelle dal sole
- Abbronzatura senza sole
- Il nostro impegno per prevenire il cancro
- Manifesto di formulazione "Skin Protect” di Eau Thermale Avène
- Proteggere la pelle dei bambini
- Lenire dopo l'esposizione al sole
- Proteggere la pelle in inverno
- Regole per l'esposizione al sole
- Abitudini sull’utilizzo della protezione solare
Proteggere la pelle in inverno
Buone abitudini per proteggere la pelle dal sole in inverno
In inverno dobbiamo continuare le nostre abitudini per quanto riguarda la protezione solare, ad esempio utilizzando una crema idratante con SPF o aggiungendo un leggero SPF alla nostra routine di skincare mattutina. È importante scegliere una forma di protezione che si adatti al tuo stile di vita e ai tuoi ritmi: se trascorri molto tempo all'aperto, puoi applicare un SPF più elevato, ma se lavori in ufficio dietro un computer tutto il giorno, un SPF15 applicato una volta al giorno è sufficiente.
Come influisce il sole invernale sulla nostra pelle?
Il sole non va in vacanza! È presente tutto l'anno, anche se un po' meno "aggressivo" che in estate. In inverno, i raggi UVB responsabili delle scottature diminuiscono e sono meno pericolosi, ma lo stesso non vale per i raggi UVA, che sono responsabili del progressivo deterioramento della pelle, dell'invecchiamento cutaneo e della comparsa di antiestetiche macchie solari. È inoltre importante ricordare che i raggi UVA possono raggiungere gli strati più profondi del derma ed essere quindi responsabili dei danni al DNA osservati nei tumori della pelle.
Ogni volta che ti esponi al sole per più di 15 minuti, sia su una terrazza che in montagna, la pelle deve essere protetta. Per proteggerti, sono importanti anche un abbigliamento adeguato e occhiali da sole.
IL CONSIGLIO DEGLI ESPERTI
Sole in montagna: attenzione al pericolo
In montagna, la pelle è ancora più esposta agli effetti nocivi del sole a causa dell'altitudine e della luce solare riflessa. La neve riflette i raggi UV, aumentando la quantità di radiazioni che raggiungono la pelle: l'80% dei raggi UV si riflette sulla neve e colpisce ancora più fortemente la pelle.
È stato dimostrato anche che la quantità di raggi UV aumenta del 4% ogni 300 metri, il che significa che a un'altitudine di 3.000 metri i raggi UV sono il 40% in più che in spiaggia. Inoltre, l'ambiente può essere ingannevole e non sempre fornisce indicazioni oggettive sulla possibilità di scottarsi o meno: la pelle è quasi "anestetizzata" da freddo e vento che danno un'impressione di freschezza, mentre le nuvole bianche filtrano pochissimi raggi UV, sebbene possano farti credere che il rischio di scottature sia basso.
In questa situazione, si raccomanda di proteggersi con occhiali da sole e crema solare con un SPF elevato (almeno 30) e di rinnovare la protezione almeno ogni due ore, soprattutto se si scia o si trascorre molto tempo all’aperto.

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